Permetrina 5% (isomeri cis:trans 25:75). Per gli eccipienti vedere punto 6.1
EccipientiAlcool cetostearilico, paraffina, cetomacrogol 1000, isopropilmiristato, alcool benzilico, acqua depurata.
Indicazioni terapeuticheTrattamento della scabbia.
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altri piretroidi o piretrine. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
PosologiaSCABIANIL va applicata su pelle pulita, asciutta e fresca. Il prodotto non dovrebbe essere applicato subito dopo aver fatto un bagno caldo. Il trattamento dei bambini sotto i due anni di età va effettuato solo sotto controllo medico. L’applicazione della crema da parte di bambini più grandi va effettuata sotto la supervisione di un adulto. SCABIANIL 5% crema è disponibile in tubi da 30 e 60 g. SCABIANIL 5% crema in tubo da 30 g, è di solito sufficiente per una sola applicazione su tutto il corpo. Per alcuni adulti si può presentare la necessità di un maggiore quantitativo di crema; in questo caso si può ricorrere alla confezione da 60 g, sempre in unica applicazione su tutto il corpo. Poiché la quantità di crema necessaria per il trattamento varia dalla superficie da trattare e dal tipo di pelle, non è possibile consigliare un preciso dosaggio.
Adulti, anziani e bambini sopra i 12 anni: | Un tubo da 30 g di crema. Alcuni adulti potrebbero necessitare un ulteriore tubo di crema per coprire interamente il corpo, ma non si dovrebbero mai usare più di 60 g per ogni singola applicazione. |
Bambini da 6 a 12 anni: | Fino a metà tubo da 30 g (15 g) di crema. |
Bambini da 1 a 5 anni: | Fino a un quarto di tubo da 30 g (7,5 g) di crema. |
Bambini da 2 mesi a 1 anno: | Fino a un ottavo di tubo da 30 g (3,75 g) di crema. |
Non conservare al di sopra dei 30°C, non congelare.
AvvertenzeSCABIANIL è solo per uso esterno. Qualora si applichi la crema su altre persone è consigliato l’uso di guanti. Evitare il contatto del prodotto con gli occhi; in caso di contatto accidentale, sciacquare immediatamente con acqua. TENERE LONTANO DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI.
InterazioniIl trattamento di reazioni di tipo eczematoso con corticosteroidi dovrebbe essere valutato prima del trattamento con permetrina 5% crema, poiché c’è un rischio di esacerbazione di infestazione da scabbia causa la riduzione della risposta immunitaria all’acaro. La probabilità di interazioni tra i due trattamenti che porti al potenziamento delle reazioni avverse o alla riduzione di efficacia è comunque bassa.
Effetti indesideratiSono stati riportati occasionalmente alcuni casi di bruciore o irritazione orticante di breve durata. Questo è di solito in forma leggera e accade più frequentemente in pazienti con scabbia grave. Segni transitori e sintomi di irritazioni cutanee quali rash o prurito, eritema, edema, eczema. Il prurito può continuare anche per 4 settimane dopo il trattamento ed è dovuto ad una reazione allergica agli acari della scabbia morti. Si tratta di un fenomeno normale e non un segno che il trattamento non sia stato efficace.
SovradosaggioNon ci sono segnalazioni di sovradosaggio di permetrina 5% crema. Una eccessiva applicazione di crema sulla pelle potrebbe comportare reazioni avverse locali. L’applicazione di un intero tubo (30 g) di crema su un bambino di due mesi corrisponderebbe ad una dose di circa 350 mg/kg di peso corporeo. E’ improbabile che, anche se completamente assorbita, tale dose possa provocare chiari segni di tossicità sistemica. Nel caso di ingestione accidentale del prodotto da parte di un bambino, si potrebbe ricorrere a lavaggio gastrico, da effettuarsi entro 2 ore dall’ingestione. Il trattamento di reazioni di ipersensibilità dovrebbe essere sintomatico.
Gravidanza e allattamentoI dati sino ad oggi disponibili sull’uso della permetrina 5% crema non hanno evidenziato alcun rischio per il feto. La quantità di permetrina assorbita per via sistemica dopo applicazione della crema su tutta la superficie corporea è estremamente bassa. Comunque, la permetrina può passare la barriera placentare. La negatività dei test di mutagenesi e la bassa tossicità sui mammiferi suggeriscono che il trattamento con permetrina comporti minimi rischi verso il feto. E’ dimostrato che, a seguito di somministrazione orale, concentrazioni molto basse di permetrina sono escrete nel latte delle mucche. Non è noto se la permetrina viene escreta nel latte umano. Tuttavia è improbabile che le concentrazioni di permetrina nel latte rappresentino un rischio per il neonato dato che solo quantità estremamente piccole di permetrina vengono assorbite sistemicamente e in teoria solo una percentuale molto piccola può passare nel latte umano. In gravidanza e durante l’allattamento il medicinale deve essere impiegato nei casi di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico.
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