Le proprietà dei fanghi che combattono la cellulite e riducono gli inestetismi vengono dalla loro composizione, generalmente a base di acqua termale e una parte argillosa, arricchita da principi ed essenze che regalano benessere a tutto il corpo.

Sono molto utili per tenere alla larga gli inestetismi della cellulite, stimolare la microcircolazione locale ed evitare il ristagno dei liquidi.

Perché sono benefici?

I fanghi anticellulite sfruttano il processo osmotico che porta i principi attivi presenti nel fango ad arrivare in profondità nella cute, donando benefici linfodrenanti e disintossicanti, che stimolano la circolazione e il corretto flusso sanguigno. L'azione anticellulite del fango è dovuta al ripristino del metabolismo superficiale dei lipidi, che è indispensabile per assorbire le tossine dalla pelle, assicurando elasticità e tono ai tessuti.

Sono molto indicati insieme ai trattamenti termali, che implementano la microcircolazione locale: sfruttando il calore e le proprietà vasotoniche degli oli essenziali mescolati in esso, il fango è un toccasana per le pareti cellulari, dato che ne diminuisce la permeabilità e riduce il ristagno dei liquidi interstiziali.

L'applicazione costante dei fanghi anticellulite, accostata a una dieta equilibrata e a una costante attività fisica, può apportare importanti benefici contro le adiposità cutanee.

Quali scegliere?

Per scegliere il fango che fa al caso proprio, e per ottenere buoni risultati, è bene conoscere lo stato della propria circolazione. Per farlo, è possibile rivolgersi a un medico dermatologo o un angiologo che potrà verificare qual è la condizione generale di salute della paziente e indicare il trattamento più adatto.

È importante ricordare che, se i fanghi a caldo hanno un'efficacia più rapida contro le adiposità localizzate, i fanghi a freddo hanno un immediato effetto tonificante, fondendo in essi le proprietà delle alghe marine e l'effetto vasocostrittore, esplicando da subito un senso di benessere. Vengono spesso indicati per gli arti inferiori in coloro che soffrono di fragilità capillare o alterazioni del microcircolo cutaneo.

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