Vesciche ai piedi: cosa fare e cosa non fare
Le vesciche ai piedi sono lesioni cutanee, spesso dolorose e contenenti spesso un liquido trasparente, che si creano molto rapidamente, come reazione a pressioni e sfregamenti continui della cute.
Si formano a causa dell’intensa pressione o della continua frizione cutanea che si può creare, per esempio, quando una scarpa non calza bene. Compaiono più facilmente sulla cute umida e in estate, soprattutto quando si cammina per molto tempo.
Cause vesciche ai piedi
In sostanza, quindi, le vesciche si formano perché la cute si sfrega, si surriscalda e diventa arrossata. Tale attrito reiterato porta alla separazione dell'epidermide (lo strato più esterno della cute) dagli strati inferiori e porta alla fuoriuscita di siero dai capillari che si accumula sottopelle, creando una bollicina trasparente.
In sostanza è un processo che il corpo stesso mette in atto per proteggere la cute da ulteriori pressioni.
Cosa fare e cosa non fare vesciche piedi
È sicuramente importante garantirsi la giusta pulizia nell’area, lavando frequentemente l'area in cui è localizzata la lesione con acqua e sapone, per evitare che vi si accumulino sostanze irritanti. È possibile rifarsi anche a specifici cerotti per vesciche, utili sia per evitare che vengano esercitate ulteriori pressioni sulla vescica che per evitare l’accumularsi di sporco.
È bene evitare di perforare la vescica, soprattutto quando non sono dolorose e consentono di camminare tranquillamente: in questi casi è bene lasciarle intatte e aspettare che guariscano da sole.
Quando invece si nota che una vescica sta per rompersi, è importante:
- Disinfettarla e pungere con un ago in uno o più punti del margine.
- Pigiare dolcemente con una garza per stimolare la fuoriuscita del liquido e applicare subito un antisettico, per evitare i rischi di infezione.
- Applicare una medicazione morbida e sterile, fino alla totale guarigione.
Quando la vescica si rompe da sola a causa della frizione con i calzini o le scarpe, è bene evitare di staccare la membrana esterna, in quanto essa resta un’ottima protezione dalle infezioni: basta applicare un antisettico e coprire con una medicazione morbida e sterile, da sostituire ogni giorno.
Spesso si dice che tornano utili ago e filo di cotone: in realtà, questo metodo, oltre ad essere traumatico, può portare all'ingresso dei batteri all'interno della lesione ed è, quindi, da evitare del tutto.
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